Il cratto ambula sul ringhione
RACCOLTE
IL SENSO
DI QUESTI LAVORI
“Alla domanda “Che cosa è l’arte?” si potrebbe rispondere celiando (ma non sarebbe una celia sciocca): che l’arte è ciò che tutti sanno che cosa sia”.
​
Sottile e acuta questa affermazione di Benedetto Croce, tuttavia da essa non traggo una risposta definitiva ma l’indicazione, se capisco bene, di una generale e comune predisposizione dello spirito umano verso l’evento artistico.
​
Mi è più facile immaginare che cosa sia un’artista, un grande artista. Ho sempre pensato che sia colui che ha la capacità di scendere nel più intimo della sua anima, trovare ciò che profondamente gli appartiene, forse quello che altri non hanno ancora scorto o che tutti sentono, riportarlo cosciente in superficie e, attraverso la creazione artistica, trasfigurarlo in un segno per tutti riconoscibile. In questo senso, forse, “l’arte è ciò che tutti sanno che cosa sia”. Ma è solo una mia idea.
​
Amo l’arte nella quale l’individuo, unico e irripetibile, esprime la propria intima emozione o commozione, la quale è talvolta solo personale, altre volte universale.
Nella mia piccolezza quantistica, io faccio le mie cose quando voglio riprodurre un sentimento interno, a volte confuso, e ripeto spesso, almeno nei quadri, lo stesso soggetto per prolungare quel sentimento e riuscire a nominarlo, anche se, in fondo, continua ad essere solo un gioco con me stesso, tanto più piacevole quanto meno assillato dalle regole.
NATURA VIVA URBANA
​
I palazzi, i grattacieli originano dall’ emozione che provai nel vedere per la prima volta, in piena notte, la selva dei grattacieli newyorkesi dalla stanza del mio albergo. Quegli edifici mi trasmisero l’idea di un silenzio mistico, di nuovi templi, di una assenza umana inghiottita dalle solenni linee degli edifici. [... continua...]
In questa nuova sezione sono contenuti cinque lavori realizzati negli ultimi mesi i quali, nel mio sentire, hanno in comune il tratto della sospensione che scorgo sia negli agglomerati di materia, circondati dal vuoto e sovrastati da segni presaghi, sia negli oggetti inseriti in riquadri che possono dilatarsi e scomporsi d’un tratto. [... continua...]